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~~ F A N U C C I   U M B R I ~~

Fino a oggi eravamo convinti che l'origine dei FANUCCI Umbri fosse CAMPITELLO una piccola frazione del Comune di Scheggia-Pascelupo (PG) a soli 12 Km. da Gubbio. Infatti il primo Fanucci di cui si aveva notizia certa era stato registrato nel registro dei battesimi della Parrocchia di Scheggia il 17 settembre 1575, si trattava di Giulio di Giovanpaolo, di Matteo Fanucci da Campetella.

Però oggi (aprile 2012) il ricercatore di archivi Fabrizio Cece ci ha inviato due documenti da lui trovati presso l'Archivio di Stato di Gubbio riguardanti pagamenti eseguiti nel 1364 dalla confraternita si S. Maria del Mercato per il testamento di un certo COMANDUCCIO o ACOMANDUCCIO di FANUCCIO.
E' questo il primo documento che attesta la presenza di un Fanuccio a Gubbio che potrebbe aver "funzionato" da patronimico per il cognome Fanucci.


Ecco gli ultimi documenti trovati nell'Archivio di Stato di Gubbio, riguardanti pagamenti eseguiti nel 1364 dalla confraternita di S. Maria del Mercato

ACOMANDUCCIO di FANUCCIO a Gubbio 1364

          Item one dato a Paulo di ser Puccio di Bocchacceria
          per lo testamento di Acomanduccio di Fanuccio.        Libbre 3, soldi 4 e mezzo.

          Sezione di Archivio di Stato di Gubbio, Fondo Ente Ospedaliero, X.E.h.b.4,c.20v.

COMANDUCCIO di FANUCCIO a Gubbio 1364

          Item diere (?) a Carochio cartolario per Gavantone (?)
      (probabilmente Don Gavantone n.d.r.)
          lo quale fu tolto per lo testamento da Comanduccio
          di Fanuccio.         Soldi 2.

          Sezione di Archivio di Stato di Gubbio, Fondo Ente Ospedaliero, X.E.h.b.4,c.21r.





Cristiano Fanucci

Io mi chiamo Cristiano Fanucci e sono nato a Gubbio nel 1944, mio padre Federico, ufficiale dell'Aeronautica Militare, nato a Campitello nel 1915, quando ero piccolo mi raccontava sempre che nel 1944, verso la fine della 2° guerra mondiale, mentre era ospite dello zio Don Carlo Braccini a Gubbio, aveva trovato presso l' Archivio Vescovile il testamento di un nobile Fanucci cittadino di Gubbio, che morto ricchissimo intorno al 1700 aveva lasciato tutti i suoi averi ai tre figli.
A uno veniva lasciato in eredita' il fiorente commercio della lana a Gubbio, all' altro i poderi di Campetella; non c' era dubbio che si trattasse di Campitello, una frazione del Comune di Scheggia e Pascelupo, che ancor oggi viene chiamata "Campetella" in dialetto.
Però di quel testamento si era persa ogni traccia, e la sua esistenza sembrava quasi una favola per bambini, ma nell'ottobre 2004 con l'aiuto dello zio Don Ubaldo Braccini, Cancelliere vescovile, e del ricercatore d'archivio Fabrizio Cece, siamo riusciti a trovare nell'Archivio Vescovile di Gubbio, l'originale atto notarile del 1 settembre 1734.
Si tratta di una scrittura privata autenticata dal notaio che riporta la divisione dei beni del nobile eugubino Francesco-Maria Fanucci, che aveva sposato la nobildonna Francesca Andreoli, ed era morto nel 1721, lasciando eredi i suoi figli Federico, Felippo e Girolamo.
Tra i beni da dividere vi sono 10 poderi sia a Padule che in altri paesi nei dintorni di Gubbio e "due Poderi nella Villa di Campetella Territorio della Schieggia, apprezzati di scudi 900"
ed inoltre una casa nei pressi della Madonna degli Angeli nel quartiere di S. Pietro e una in vicolo dell'Orto, il negozio dell'arte della lana e un elenco di beni, tra cui un servizio di posate in argento con l'Arme di casa Fanucci, e 213 quadri, e 10 letti con baldacchino, e gioielli, argenteria, tavoli, sedie, canterani, cassapanche, cavalli e carrozze e infine 30 botti di vino, per un totale di ben 46 pagine...!
E' evidente che nel 1700 i Fanucci di Gubbio erano nobili, ricchi e imparentati con gli Andreoli (La famiglia di Mastro Giorgio il celebre ceramista eugubino). Pubblichiamo qui alcune pagine in originale e il riassunto di tutto il documento.


ATTO NOTARILE


Sempre riguardo ai Fanucci di Gubbio, il ricercatore Fabrizio Cece nel luglio 2005 ha consultato e trascritto 12 registri dei battesimi della Parrocchia di S. Giovanni Battista a Gubbio, che vanno dal 1715 al 1869, e gli stati delle anime delle parrocchie di Gubbio, che qui di seguito pubblichiamo.


REGISTRI GUBBIO


Dall'esame registri e dagli stati delle anime, possiamo capire che a Gubbio nel 1700 c'erano due famiglie ma anch'esse come vedremo, provenivano da Scheggia.
Una è quella dei tre figli del nobile Francesco Maria che già conosciamo (Federico, Felippo e Girolamo) che nonostante l'atto di divisione dell'eredità, continuano a vivere insieme. L'altra quella del sig. Matteo notaio, sposato con la figlia del notaio Faramelli, che ha 9 figli dal 1715 al 1733.
Ma in pochi anni queste due famiglie si sono estinte.
Felippo è diventato chierico e non lascia eredi.
L' ill.mo sig.r Federico (il primo figlio di Francesco-Maria) sposato con l'ill.ma sig.ra Francesca Massarelli, nel 1725 ha il figlio Francesco Maria (Checco) ma anche lui, come lo zio diventa chierico, muore a soli 34 anni e non lascia eredi.
L'ill.mo sig.r Girolamo, chierico, si è sposato con l'ill.ma sig.ra Barbara Pecci ed ha avuto 10 figli dal 1739 al 1754. (Il primo maschio Pompeo battezzato in pompa magna nella Cappella Vescovile).
Ma purtroppo Pompeo e Rinaldo morirono bambini, Gregorio divenne prete e poi canonico, e Antonio ebbe solo due figlie femmine, e quindi nel 1798 nella casa dei Fanucci in via Madonna degli Angeli c'era solo il cittadino Antonio Fanucci con sua moglie Chiara (I titoli nobiliari erano stati aboliti nel 1797).
Il notaio ebbe 5 figli maschi, ma alcuni morirono giovanissimi e gli altri non sembrano aver avuto figli, almeno a Gubbio.
Risulta infine che un tale Giuseppe Fanucci fece parte della prima Giunta eugubina formatasi dopo l'arrivo delle truppe Cisalpine e Francesi il 31 dicembre 1797.
Altri Fanucci compaiono a Gubbio nel 1800 (Giovanni, Angelo, Piergirolamo) ma non sono parenti di quelli del 1700.
Attualmente i pochi Fanucci di Gubbio provengono tutti da Campitello.

Provengono da Campitello anche molti dei Fanucci di Perugia, di Roma e di Torino, e probabilmente anche quelli delle Marche, alcuni dei quali ricordano bene che i loro antenati provenivano dall'Umbria.

Invece la presenza dei Fanucci a Campitello e Scheggia dalle ultime ricerche effettuate sui registri della Parrocchia di S. Patrignano a Scheggia, si può fare risalire al 17 settembre 1575 con la nascita di Giulio Fanucci, (che, come abbiamo visto, verrà poi ordinato sacerdote a Scheggia nel 1602), mentre il primo Fanucci morto risulta essere, l'8 febbraio del 1634, Marinus Fanutius de Villa Campetella di circa 80 a., nato quindi nel 1554, probabilmente non a Campitello. Per ulteriori informazioni si possono consultare i registri cliccando qui sotto:


ULTIME IPOTESI SULL'ORIGINE DEI FANUCCI
REGISTRI dei BATTESIMI E dei MORTI dal 1575
.

Un altro documento interessantissimo, che è contenuto nel libro del Prof. Bruno Cenni, Il Maggio di S. Antonio a Isola Fossara e i Ceri di Gubbio, Archeo antropologia folklorica, 1987, p. 100,   conferma la presenza dei Fanucci a Campitello nel 1594. Volendo si può consultare qui di seguito...

LIBRO



CAMPITELLO
E LA SUA UNIVERSITA'

A Campitello esiste una delle poche "Università agrarie" dell'Umbria. Pochi conoscono il significato del termine "Università agraria" ma cercando su internet si può facilmente trovare il sito siusa.archivi.beniculturali.it del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche) sulla Comunanza agraria di Campitello, Scheggia e Pascelupo (Perugia), 1896 -
Come viene spiegato nel sito, le università agrarie sono forme associative diversamente denominate: università, comunanze, partecipanze, associazioni agrarie. Sono tuttora esistenti in varie regioni d'Italia, rappresentando vestigia di un'epoca passata nella quale avevano funzioni ben più cospicue; esse si riportano, infatti, alle antiche forme di proprietà collettiva di cui costituiscono il residuo storico.
Le origine più prossime delle università agrarie si ritrovano nell'epoca delle dominazioni barbariche quando, venuti meno i municipi romani, le popolazioni si ridussero a semplici aggruppamenti di fatto cementati da comuni interessi economici. A queste universitates hominum vennero ad appartenere le terre non assegnate in proprietà privata, che restarono quindi come dominio collettivo: su di esse gli abitanti esercitavano il diritto di seminare, pascolare, tagliare legna, raccogliere erba, costruire capanne, raccogliere le ghiande cadute, etc.; molto spesso la partecipazione alla comunità col godimento dei diritti relativi era legata al possesso di una sors, cosicché le terre incolte venivano a costituire come un'appendice di quelle coltivate (il sistema sussiste tuttora specialmente nei masi del Trentino e dell'Alto Adige).

L'origine della Comunanza di Campitello risale al sec. XVII, come si deduce da un "Istromento del Notaio pubblico di Scheggia Bonifazi Sebastiano in data II aprile 1600 in cui il Rettore della Chiesa di S. Maria in Campitello, Reverendo Don Antonio Pollinari, cedeva per ragioni di livello ed in enfiteusi a favore di detta Chiesa, all'Università delle famiglie di Campitello...il terreno V° Costa di Borgo (Mergone) e il diritto di pascere e legnare, per l'uso soltanto delle famiglie di Campitello su tutti i beni della detta Chiesa". Il testo completo del documento è riportato nello "Statuto e regolamento di uso di beni sociali per l'Università o Comunanza agraria di Campitello", conservato nel fondo relativo, privo di data ma redatto in periodo fascista.
Come si deduce dallo statuto sopra citato, la Comunanza fu costituita proprio in esecuzione all'atto di cessione del notaio Bonifazi e l'amministrazione fu disciplinata in origine con apposito statuto, deliberato dall'assemblea generale nelle sedute 7 luglio 1895 e 10 maggio 1896 e approvato dalla Giunta provinciale amministrativa di Perugia il 12 giugno 1986. (Probabilmente 1896)

Dallo statuto di epoca fascista sappiamo che l'ente aveva lo scopo di curare gli interessi della collettività degli utenti ad esso associati; provvedere alla conservazione ed al miglioramento del patrimonio collettivo; promuovere e curare la razionale utilizzazione dei boschi e dei pascoli; aministrare i beni destinando le rendite a provvedere alle spese per il miglioramento del patrimonio stesso e dei pubblici servizi della frazione di Campitello, per il pagamento delle imposte e tasse, per la manutenzione delle strade vicinali, per il mantenimento delle fonti, per le opere di culto e di beneficenza consuetudinarie, per il regolare andamento dell'amministrazione sociale.
Il patrimonio della Comunanza era allora costituito da due pezzi di terra situati nella parrocchia di Campitello: il primo denominato "Vallescura", boschivo e pascolivo con piante di alto fusto e cedue; il secondo denominato "Le rave", di natura cespugliosa e in parte con piante cedue. La gestione dell'ente era affidata ad un presidente, un segretario, un esattore tesoriere ed uno o più guardiani. La Comunanza è ancora oggi attiva, e negli ultimi 100 anni ha costruito le fontane e i lavatoi del paese e l'edificio scolastico.

MAPPA DI CAMPITELLO


Carta di Campitello comune di Scheggia e Pascelupo
Carta di Campitello comune di Scheggia e Pascelupo
Clicca per ingrandire con Google Maps




Noi abbiamo ricostruito la genealogia delle famiglie Fanucci di Campitello. Circa 150 anni fa, nei vari gruppi di case del paese c'erano:

  • CASE ALTE: Albertino ( n.1848) - Basilio ( n.1857) - Simone ( n.1865) - Giuseppe ( n.1829)
  • CASALVENTO: Domenico ( n.1822)
  • CASTELLACCIO: Giovanbattista ( n.1842) - Giuseppe (Peppone)( n.1872?) - Giuseppe (Pepperignolo)( n. ?) - Valentino( n.1849)
  • BALDELLI: Pietro (n.?)- Giuseppe( n.1852) - Carlo ( n.1848)
  • CALCINARO: Ubaldo (Focacetto) ( n.1854)

  • CORNIOLA: Ubaldo ( n.1858)
  • PEZZA: Giovanni (n. ?)

  • SCHEGGIA: Giuseppe (Peppone)(n. ?) - Angelo(n. ?)

    Sono i nostri trisavoli, e da loro derivano quasi tutte le attuali famiglie Umbre. Chi è interessato alla genealogia completa delle famiglie Campitellesi può cliccare qui sotto

    GENEALOGIA
    .

    Inoltre nel febbraio 2005 l' amico ricercatore d'archivio Fabrizio Cece e lo zio Don Ubaldo, hanno trovato presso l'Archivio Vescovile di Gubbio lo "Stato delle anime della parrocchia di Campitello" un documento interessantissimo, redatto dal parroco di Campitello, che riporta tutte le famiglie residenti nel paese alla data del 1897. Un estratto di tale documento riguardante solo i Fanucci, 98 persone su 251 abitanti, si può consultare cliccando qui sotto. Appena possibile pubblicheremo anche gli Stati delle anime più antichi, che risalgono addirittura al 1700.


    STATO DELLE ANIME


    Per leggere un interessante articolo di Euro Puletti su Campitello, clicca qui:
    Un antico castello a Campitello di Scheggia?

  • ECCO UNA FOTO DELLO STEMMA DEI FANUCCI UMBRI
    (Gentilmente inviata dal dott. Aleandro Fanucci - Bologna)

     STEMMA

    ECCO UNA FOTO DI CAMPITELLO ripresa da Monte Rave
     CAMPITELLO

     La CHIESA di CAMPITELLO

    _________________________________

    COMUNE di SCHEGGIA e PASCELUPO (Sito web: www.comunescheggiaepascelupo.it)
    E' in provincia di Perugia; altitudine: 580 metri slm; superficie: 63.95 kmq; abitanti: 1521; nome abitanti: Scheggiesi; CAP.: 06027, prefisso: 075.
    SCHEGGIA
    E' situata sulla via Flaminia, l'antica strada consolare che congiungeva Roma con Rimini, realizzata intorno al 220 a.C. dal console Caio Flaminio.
    Il nome romano era 'statio ad Hensem' e si trova sul fiume Sentino, a poca distanza dal valico sull'Appennino dove era stato eretto un famoso tempio dedicato a Giove Pennino, ora completamente distrutto, ancora oggi nei dintorni si rinvengono numerosi reperti archeologici epigrafi, cippi funerari, necropoli.
    Se vuoi leggere un articolo di Euro Puletti sul Tempio di Giove Pennino clicca qui: IL TEMPIO DI GIOVE
    Il territorio del comune, prevalentemente montuoso, è interamente compreso nel Parco Naturale Regionale del Monte Cucco (mt. 1566). Le suggestive gole e le vallate con acque pure, angoli di natura ancora intatta e aria salubre, sono la meta ideale per gli escursionisti che potranno usufruire di numerosi percorsi e sentieri per ammirare le bellezze paesaggistiche.

     Parco i faggi  Parco fiori  Parco cascate

    Per visitare il sito Internet dedicato al Parco Regionale del Monte Cucco, clicca qui: www.parks.it/parco.monte.cucco un altro sito sulle grotte del Monte Cucco è www.cens.it

    Per leggere un interessante articolo di Euro Puletti su Costacciaro, Scheggia e Pascelupo, clicca qui: Le dieci torri e le quattro porte

    Nei dintorni sono assolutamente da visitare l'abbazia di Santa Maria di Sitria (sec. XI), l'Eremo di San Girolamo a Pascelupo e l'eremo di Sant'Emiliano in Congiuntoli, fondato da San Romualdo nel sec. XI, e soprattutto la famosa abbazia di Fonte Avellana alle falde del Catria (sec.X) dove soggiornò anche Dante Alighieri.

     Eremo di Congiuntoli Sentino Abbazia dell' Avellana

    Interessante anche il Santuario di Monte Calvario (sec. XVII) con all'interno artistico Crocefisso in legno del 500, sorge sul colle omonimo che sovrasta Scheggia, ed è meta di pellegrinaggi.

    LE STRADE:
    Da Roma via Flaminia fino al km. 220. Oppure A1 fino a Orte, E45 fino a Perugia, da Perugia si continua sulla E45 fino all’uscita di Valfabbrica. Si segue la strada per Gualdo Tadino e, imboccata la Flaminia, si arriva a Scheggia. Anche per chi viene da Nord è consigliata la E45 da Cesena, con uscita per Gubbio.
    IN TRENO:
    Linea ferroviaria ROMA - ANCONA -- Stazione di Fossato di Vico - Gubbio.

    FIERE E MANIFESTAZIONI NEL COMUNE:
    CAMPITELLO seconda domenica di giugno: Sagra dello spignolo (Il pregiatissimo fungo prugnolo di primavera) - 15 agosto: Festa dell’Assunzione di Maria.
    COLDIPECCIO prima domenica di agosto: Sagra del cocomero.
    ISOLA FOSSARA 13 giugno: il maggio di Sant’Antonio.
    MONTEFIUME seconda domenica di agosto: Festa della Madonna del Carmelo.
    PASCELUPO prima domenica di giugno: festa della Primavera.
    PONTE CALCARA ultima domenica di aprile: Festa della Madonna del Buon Consiglio.
    SCHEGGIA seconda domenica d’agosto: Sagra degli gnocchi ferragosto e Il grillo d’oro, festival canoro per bambini - 8 settembre: Corsa delle bighe.

    RISTORANTI:

    EL PASO (ristorante-pizzeria) - Scheggia - Via Roma - Tel. 075/9259153
    DA NENA - (Trattoria) Località: Valdorbia 1 - Tel. 075/9250133
    IL TEMPIO DI GIOVE APPENNINO (ristorante-pizzeria) - Località: Tre Fossi - Tel. 075/9259016
    LA PINETA (Hotel - Ristorante - pizzeria) - Località: Monte Calvario - Tel. 075/9259142 - Fax 075/9259148
    L'ISOLETTA - Località: Isola Fossara - Tel. 075/9250133
    SOLE E LUNA (pizzeria-pub) - Località: Costa S.Savino - Tel. 075/9170778


    Ed ecco una foto di SCHEGGIA

     SCHEGGIA


    Ecco una foto di Campitello visto dal laghetto della Pezza

    CAMPITELLO


    Ed ecco una foto della PEZZA vista da Campitello.

     LA PEZZA


    GUBBIO è famosa in tutto il mondo e su Internet si può facilmente trovare il sito ufficiale del Comune di Gubbio, se invece vuoi visitare il mio sito su Gubbio e S. Ubaldo vescovo e patrono di Gubbio, clicca qui sotto:

    GUBBIO
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    www.ilmiositoweb.it/santubaldo


    Per trovare tutti gli indirizzi e numeri telefonici di tutti i Fanucci di una Regione si puo' usare INTERNET, cercando PAGINE BIANCHE, in pratica e' l'elenco telefonico via Internet, basta indicare una provincia o una citta' e il cognome desiderato e si otterranno tutti gli indirizzi.
    Si tenga presente però che non tutti i Fanucci sono nell'elenco del telefono e che in alcuni casi il cognome è stato per errore trascritto come Fannucci.

    ECCO L'ELENCO TELEFONICO CON TUTTI
    i FANUCCI del COMUNE di SCHEGGIA
    i FANUCCI del COMUNE di GUBBIO
    i FANUCCI di PERUGIA




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    Fanucci Cristiano via V. Veneto, 14 - 40050 Villanova di Castenaso (BO)
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