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POESIE e SCRITTI di Aimée
POESIE
1
Maschere cannibali fagocitano
l'attore
annullandolo nello spessore di
un volto artificiale
Maschere senza caratteri,
non più fisse e immutabili,
ibridi di vita e
rappresentazione.
Dalla prigione un ultimo
nostalgico sguardo
all'impronta vuota di un'anima
immolata al palcoscenico
2
Crepati da saette di ghiaia
sintetica
sputata da falli armati come
cerbottane,
gli occhi non sono sordi alla
luce balbuziente della pioggia
e, fluidi, rotolano a ritroso
nel letto primitivo
di femmine festose
3
Mi sveglio dietro il vetro
della libreria,
il naso adunco, ancora più
sottile,
si fa di ghiaccio.
Fuori aria di cemento
mi spinge in fondo, vicino ai
libri.
Guardata come animale senza
cuore
da statue di cartapesta
che abbassano altre
saracinesche.
Colori su coriandoli appesi
come quadri
mi invitano in un tempo morbido
dove l'altro invisibile è vero.
4
Sono stata un imprevisto
Ho imbrattato di insufficienza
l'abitudine
Così inverosimile penetravo
liquida e reale
Troppo lontana dall'ideale
Troppo buona da mangiare
Troppo cattiva da digerire
Troppo libera da legare
Troppo legata da staccare
Troppo diversa da numerare
Troppo veloce da fermare
Troppo ferma da convincere
Troppo ingombrante da sistemare
Troppo facile da turbare
Troppo sola da consolare
Troppo sbagliata da salvare
Troppo difficile da odiare
Impossibile non amare
Perfetta per morire
5
Quando sdraiata sui ciottoli
del fiume
sarò ciottolo bagnato,
sarò l'acqua che scorre,
il pesce nascosto,
l'insetto che indaga,
l'umidità dell'aria.
Quando sarò la notte
e col suo artiglio strapperò
i confini della verità,
liberi saranno i fantasmi
luminosi
e con danze ammaliatrici
stupiranno i carcerieri di
gesso.
Quando in me e fuori di me sarò
presente.
Quando in te sarò il sangue
e la morte e la vita
prima e dopo
e il tempo sarà un anellino
lento
che scivola dal dito.
Quando il quando sarà adesso
e ieri e domani
sarà felice il gorgoglio del
divenire.
6
Verserò le lacrime in solidi di
vetro
che rifrangano la luce del mio
viso
nell'arcobaleno di un sorriso
Coltiverò i germogli sotto la
neve
spruzzata senza cura
sulla mia terra addormentata
ferma e sterile di morte
truccata.
Sarò grata al tuo appetito
che ha irrigato di sangue
il respiro secco e solo.
Sarà questo risveglio
il nostro grande regalo.
Sarò l'arte,
sarò la musica,
la vita, la danza.
Sarò la poesia che brucia la
distanza
7
Attorno a te giro
e come il monte cambi profilo
non ti riconosco
e ancor mi sposto
e ti ritrovo nascosto
ritaglio nero sul giallo del
cielo.
Ma la quiete bevuta
è già consumata
ancora sono assetata.
Curiosa la mano scosta
la nebbia di brace
dalla fessura angusta
Non guardo e passo
respiro forte e mi tuffo.
Scivolosa spirale fosca inodore
ingoia ansiosa il visciido
tepore.
Mi prendi la mano e l'eco di
un sorriso
riaccende il lume di un gioco
sospeso.
8
Ritorno per te ad ogni oscurità
nel cono bianco di un raggio
a guardarti con voracità
bello, idea di luce e di
coraggio.
Rosa turchino e limone intatto
il cuscino del rimpianto
fisso immutabile perfetto
l'amore che canto
9
Delicatissimi petali
si offrono gioiosi
ad ignare bocche ruminanti
che insieme masticano
gramigna e trifoglio
Omogeneizzati, dimenticati
nell'arroganza della digestione
alla terra si congiungono
alla terra si ricompongono
alla terra l'inchino della
rinascita
10
In quale eternità
l'albero è albero
il monte è monte
e l'uomo è uomo?
Non cerco complici
Ferma sotto terra la trovo
Ma non c'è più nessuno
Al piano alto
cumuli d'immondizia
irrecuperabile
coperti di fiori di plastica
avanzano entusiasti del proprio
artificio
Ghiaccio acido tritura la vita
riciclandola in espositori
programmati nel sentire
11
Scudo d'orgoglio
e spada di cinismo
per l'armatura vuota
del cavaliere liquido
Giusta pausa
al suo errare
in letti sintetici presi a nolo
modella sagome muliebri di plastilina
12
La familiarità con la morte
fa rincorrere la vita con tanta
voluttà
che nella concitazione
rovescio colori di fuoco e
favola
su sbiadite visioni senza odore
di paesaggi in fuga.
Finché il colore aderisce
lascio che gli occhi
drogati dall'epifania di
giovane fragranza
trasmettano significati
che attingono dal sangue
E sommergo
con cascate di gratitudine
monoliti di sale
su cui la tinta già scolora
Vagamente consapevole
dell'inganno che mi infliggo
proseguo per necessità.
Troppo e troppo a lungo
ho chiesto di bastarmi.
Nell'alternarsi di vacanza e
verità
si rigenera nella solitudine
la potenza della melodia
sotterranea
che spinge e brucia
come lava di vulcano.
Con un sorriso lontano di
saluto
accarezzo il materiale inerte
che rimbomba nostalgico
del battito di un'anima
13
Ti aspetto nel bosco ameno
ogni notte senza luna
inseguo il muto richiamo
che di primitiva musica profuma
Senza vesti ci scontriamo
e si sciolgono i confini
il miscuglio lievita piano
io ti accolgo tu mi tieni
Stella di roccia rovente
avvinghiati altissimi ci spara
e ci separa cadendo a luci
spente
di nuovo naufraghi soli
ci rincorriamo in un torrente
che promette e non mantiene
tesori
14
E' stato acceso
un grosso faro
con insegne colorate
e luci intermittenti
Figure oscillanti
con sorrisi volgari
porgono inviti stonati
Io ricordo
là dietro
l'ingresso nascosto
della sporca alcova
dove l'anaconda
vestita da cerbiatto
digerisce falli decapitati
E sottovento ancora
s'ode il fetore
15
L'eleganza dell'onestà
Sempre elegante l'onestà
anche se molle di sentimento
si abbadona a lordi scivoli
non si scompone al fango
con voce bianca
gli occhi cantano l'orizzonte
Volgare il ladro
ostenta sapienza nell'arpeggio
arrogante vestito d'ipocrisia
grugnisce fiero alla meschinità
che lo acclama e lo invidia
Sottile melodia
la giustizia s'insinua
flessuosa
con veli di seta lucida
disegna armonie perfette
77 Haiku d'autunno
1
Luce fra le pagine
Voce d'autunno
Sorridente
2
Bacche e foglie molli
Nell'umidità
Dei tuoi passi
3
La tua lingua che accarezza
La rosa
Del mio autunno
4
Settantasette haiku d'autunno
Dipingono
L'amore
5
Caldi veli sopra
Pallida
Nuda sotto gli alberi
6
Addormentata
E cadono le tue foglie
A coprirmi
7
Affoga nella tenebra l'aria
Profumata di
Nebbia
8
Nell'anello del lume
L'infinito
Delle tue carezze
9
Una zucca
Verde scuro
Sappiamo l'eterno arancione
10
Sentieri d'autunno
Ricchi dolci colorati
Ultimi
11
Cicatrici come arabeschi
Infiammano
Armonia
12
Sole arido
Terra secca
Lungamente la pioggia
13
Rossi gialli
Gelo confinante
Accende la bellezza
14
Involucri di lana
Profumano
Del morbido centro
15
Immagine lontana
Foschia
Frana di gelo ingoiata
16
Legna che brucia asciuga la speranza
Cerulea
Piove
17
Rosa fantasia
Sulle guance scivola
Grigio rimpianto
18
Silenzio vuoto
Tutto è fermo
Vola un moscerino
19
Dentro un bicchiere trasparente
Vedi tutto
Intorno
20
L'interno è tiepido
Non è vetro
Se si attraversa
21
Nell'aria bagnata
Un bianco sorriso
Bacia il sole
22
Nel deserto amaro
Dimora il colore
Passato
23
Graffia
L'attesa solitaria
Di un richiamo sottile
24
Carnevale insipido
Rovescia inchiostro
Sul taglio
25
Follia
Lascia la scia
Calamita inafferrabile
26
Voce di luna canta
Ritmiche armonie
Interrate
27
La luce di un raggio
E il muro grigio
Si colora
28
Ventose logore
Attaccata
Un lago verticale
29
Oggi
L'aria fredda il sole le guance rosse
Vivere
30
Anima tinta
Danza frizzante
Dialettica spuria
31
Meschina abitudine
Trucida
L'inverosimille
32
Allegria solitaria
Alleva
Voce biricchina
33
Radici sospese
Cercano la tenebra
Nell'eterno
34
Amore mendicante
Partorisce
Fantasia amata
35
Già la noia ossida
La certezza
Ruggine golosa
36
Placido movimento senza fatica
Scendo nel
Sonno
37
Umida terra nera
Il mio demone
Sotto
38
Parallelepipedo d'aria
Azzurra
Fine barriera
39
Urla
Mi strappa lacerti di carne
Che sempre rinasce
40
Magnete oscuro
Mi aggancia e mi fa
Oscillare
41
Le mie unghie
Crescono all'infinito
Nello stomaco
42
Annusa
Tanto bello e tanto gaio è
Il buio
43
Danzatrici immobili
Scrivono
La spirale nera
44
Giungo carponi
Nell'angolo eroico
Di una sfera
45
Chiudo il portone
Del mio ghetto festoso
Profumato
46
Fiumi di sangue in piena
Verso nel mio sangue
Avido
47
Cascate di palline
Vetro colorato
Ferma guardo
48
Nella tua grotta
Eco dissonante
Perché mi ascolti?
49
La mia voce
Sempre si specchia
Puttana variopinta
50
In solide vasche
Inesistenti
Rosa il mio sonno
51
Palude di idee
Centrifugate
In coppe preziose
52
La cima del monte
Capovolto
Punge il dito medio
53
Esci dalla nebbia
Il sorriso come
Cerniera chiusa
54
Volare tra i cigni
Mi annoia
Più mosso il cortile
55
Entra da una fessura
In fondo ai pantaloni
Gelo
56
Gli artigli nella carne
Come guinzagli
So fuggire
57
Girotondo ribelle
Di bambini felici
Urlanti
-
58
Nella foschia
Cigolante
Un pendolo irregolare
59
Il mio fulcro arrugginito
Canta
Come usignolo
60
Il braccio stanco
Indifferente
Luccicante di brina
61
Indisciplinato
Il peso devia
Dall'oscillazione
62
Cammino
Nei disegni blu
Di un piatto di porcellana
-
63
Sulla guancia
Ai piedi del naso
Tuo profumo di bimbo
64
Regalarti una
Regola candida
Senza finzione
65
Non violare
Il tuo gioioso indugiare
Nell'infanzia
66
Soffio per te
il vapore di
Sogno rosa
Infinito
67
Scendiamo in uno slalom
Repentino
Dentro e fuori
68
Ci guardano e ridono ma
Nessuno
Così veloce
-
69
Eros
E mai l'affetto si esaurisce
In un abbraccio
70
Caverna erbosa
Così forte la tua
Scia odorosa
71
Cerchi concentrici
Alla deriva
Piacere stordito
72
Tappeti dipinti
Dall'urlo più alto del
Godimento
73
Placato l'orgoglio
Della mano virile
E la fuga
-
74
Raccolgo castagne
A piedi scalzi calpesto
I ricci
75
Odore di muschio
Verde scuro
Velluto morbido
76
Allargo le braccia
Gocce d'acqua
Dagli alberi
77
Gialli i più caldi
Rossi tutti
Verdi marroni spenti
INVOLUZIONE: IL MANIFESTO DELL’ARTE
CONDOTTIERA
Era l’Arte rappresentazione.
E’ la realtà rappresentazione
Sulla ribalta tutto si fa arte, anche lo
scopino del water
E l’Arte viene meno
Asservita a sezioni sterili, portavoce di
parzialità, perde la maiuscola.
Siamo a richiamarla
Urliamo a squarciagola, senza educazione
Usciamo dalle transenne del consorzio
civile
Con ululati laceranti
Accaldati e furiosi senza deodoranti
Ricomponiamo la A in una malta primordiale
di sangue e anima
E ricominciamo a pulsare
Processione di involuti
Regaliamo il profilo alla regina
Che magicamente si srotola
Scintillante di maiuscole
lang=EN-US style='font-size:20.0pt'>ARTE
Flessuosa si muove all’indietro
Scavando strati di sedimenti sintetici
Lentamente, sottovoce
Libera le tracce di una sanguinosa
metamorfosi
L’uomo sezionato in immagini multiple
Vestiti senza spessore avvolgono l’assenza
Reperti frammentati di una specie
Che l’Arte ricompone
Sorvolando a ritroso il sentiero disumano
della storia
... nel letto primitivo di femmine festose
Femmina festosa è l'arte. Primitiva è l'immagine, essenziale, senza prospettiva, scarnificata e alleggerita dal fardello di costumi millenari.
Ancestrale e immacolato l'erotismo straripa dalla gabbia dell'impuro e spalanca un universo colorato di verità. La restituzione di carattere ai sessi libera dall'asfalto culturale e resuscita il piacere alla gioia e al pathos.
Pesaggi in fuga dalla logica, catturano particolari simboli di epoche diverse e li scaraventano in un carosello leggibile e denso.
In questo si sovrappone la percezione, ancor prima della creazione, delle pittrici. Entrambe scavano delicatamente, ora con pazienza ora con foga, fino a ridare luce a necessari significati collettivi sepolti e spodestati dall'allestimento dei preparativi divenuti meta dell'uomo contemporaneo
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