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Vini Rossi
I vini rossi, sono caratterizzati dalla buccia dell’uva di colore rosso.
Sono vini che in molti casi hanno la predisposizione all’invecchiamento e vanno quindi aperti circa 2 ore prima, bevuti in ampi calici per favorirne l’ossigenazione, e serviti tra i 18 e i 20 gradi centigradi.
Per i rossi non invecchiati invece si possono utilizzare calici di media ampiezza e serviti ad una temperatura tra i 16 e i 18 gradi centigradi.
Per i novelli e i rosati infine la temperatura di servizio può variare dai 10 ai 12 gradi.

Vini Bianchi
Esistono diversi tipi di vini bianchi, quelli più strutturati e portati all’invecchiamento, quelli più giovani dal gusto fresco e dall’aroma profumato e quelli frizzanti secchi o dolci.
Vengono serviti ad una temperatura che va dai 10 ai 12 gradi centigradi in calici a tulipano abbastanza ampi.
Vini Rosé
Il vino rosé si ottiene vinificando in bianco le uve rosse, la temperatura di servizio può variare dai 10 ai 12 gradi.
Secondo Coldiretti è scandaloso il via libera comunitario dato quest'anno (2009) alla commercializzazione di vino rosé ottenuto miscelando vini bianco e rosso.
Infatti sarà possibile acquistare nei paesi dell'Unione Europea vino rosé ottenuto semplicemente dalla miscela di vini bianchi e rossi senza alcuna indicazione in etichetta per i consumatori. Si tratta di una decisione che abbassa il livello qualitativo dell'offerta vitivinicola europea e apre la strada ad una "scorciatoia" che inganna i cittadini europei e danneggia i produttori del vero rosé che si ottiene vinificando in bianco le uve rosse. E' vero che le imprese che sceglieranno la via tradizionale per la produzione di rosé, potranno indicarlo in etichetta, ma non è sufficiente a tutelare il mercato dalla concorrenza sleale.

BIANCO O ROSSO?

E' la prima domanda che vi fa il cameriere al ristorante, senza saper quanto sia scandalosa per un bevitore esperto una domanda così a bruciapelo, senza aver deciso prima cosa mangiare; e' pero' vero che se avete gia' un'idea delle specialita' del luogo e del ristorante, una risposta potete anche darla, altrimenti prima di ordinare il vino, sara' meglio informarsi sulle specialita' culinarie del locale .
Ormai tutti sanno che il vino rosso a temperatura ambiente si accompagna bene con le carni e il vino bianco servito fresco va abbinato con gli antipasti, i primi piatti e il pesce.
Per secoli l'accostamento cibo - vino e' stato completamente sconosciuto, nel senso che in ogni regione, o meglio in ogni paese si beveva il vino locale a pranzo e cena con qualsiasi piatto, e difficilmente chi veniva in possesso di altri vini aveva l'accortezza di abbinarli a piatti particolari.
Ora pero' che tutti hanno a disposizione una scelta quasi infinita di vini, non dobbiamo cadere nell'eccesso opposto, con regole ferree e tabu' sicuramente eccessivi come quelle che prescrivono vino bianco fresco con tutto il pesce o vino rosso a temperatura ambiente con tutte le carni e i formaggi e il divieto assoluto di tenere al fresco i vini rossi o di bere vini con i dolci, la cioccolata o con la frutta .
Certo non si puo' abbinare il Barolo d'Asti o il Brunello di Montalcino alla sogliola alla mugnaia, sarebbe non solo uno spreco ingiustificato ma anche un accostamento disgustoso... meglio riservare questi vini alla cacciagione o agli arrosti o brasati... Ne' si puo' gustare un piatto di polenta e cinghiale con un qualsiasi frizzantino... pero' chi ci dice che un Labrusco o una Bonarda o un Grignolino serviti freschi, non si accompagnino bene alle triglie alla livornese o al cacciucco?
Piatti di pesce, ma sostanziosi, con ottimi vini rossi poco corposi tenuti in fresco, per me e' un abbinamento magnifico, soprattutto in estate.... E molti vini stravecchi e liquorosi vanno d'accordo con dolci e cioccolata e c'e' addirittura chi li abbina a gusti forti come quello del Gorgonzola.
Il consiglio nostro e' di scegliere comunque vini che piacciono e di non aver paura di cambiare vino durante il pasto, e quindi di iniziare con un bianco per gli antipasti e i primi, per poi passare al rosso con gli arrosti e a un passito con i dolci.
Infatti non e' assolutamente vero che cambiare vino fa venire mal di testa, ma caso mai e' l'eccessiva quantita' o la scarsa qualita' del vino a provocare disturbi.
Ma soprattutto il mio consiglio e' di provare in ogni regione a bere il vino locale, preferibilmente un buon vino DOC, anche a tutto pasto, come si faceva una volta, e non dare retta a chi pretenderebbe abbinamenti quasi impossibili come la cervella alla milanese con il rosato (roscioletto) di Gubbio, come suggerisce uno dei nostri massimi esperti, perche' penso che a Gubbio tutti bevono il rosatello a pranzo e cena, ma forse nessuno ha mai assaggiato la cervella alla milanese...

Quindi ho deciso di consigliarvi qualche abbinamento tra le mie ricette regionali e i vini della stessa regione, e consiglio quindi anche voi di spedirmi oltre alla ricetta regionale anche qualche consiglio per i vini piu' adatti ad accompagnarla, tenendo conto di quanto detto, scegliete se possibile vini della vostra regione.

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