LE PIANTE E L'UOMO
Stefano Mancuso è un professore di botanica che insegna arboricoltura generale ed etologia vegetale all'Università di Firenze, membro dell'Accademia dei Georgofili, membro fondatore della "Société internationale pour le signalement et le comportement des plantes " e direttore del Laboratorio internazionale di NEUROBIOLOGIA VEGETALE.
Le sue idee possono essere riassunte così:
IL RISCALDAMENTO GLOBALE É IL PIÚ GRANDE PROBLEMA CHE ABBIA MAI AVUTO L'UMANITÀ
L' Universo ha circa 13 miliardi di anni
La Terra ha circa 5 miliardi di anni
Gli organismi viventi si sono sviluppati circa 4 miliardi di anni fa
Poi circa 500 milioni di anni fa si sono sudddivisi in piante o animali
Da allora le piante hanno ricoperto tutta la Terra e in peso sono l'86% di tutti gli organismi viventi
Mentre tutti gli animali (compresi insetti e pesci) che popolano la terra, in peso sono solo lo 0,3%
I funghi pesano molto di più essendo l'1,2%
e il resto sono batteri e altre forme di vita...
Tutte le specie viventi hanno come fine ultimo la loro moltiplicazione e soprattutto la loro SOPRAVVIVENZA...
Ma tutte le specie prima o dopo si estinguono per le cause più diverse...
I dinosauri che si sono estinti 65 milioni di anni fa a causa della caduta di un meteorite, avevano popolato la terra per più di 150 milioni di anni...
Ma quale è la durata media di una specie? Secondo Mancuso è di 5 milioni di anni...
Se l'uomo "SAPIENS SAPIENS" che è nato solo 300.000 anni fa non riuscirà a sopravvivere almeno altri 4.700.000 anni significa che la sua intelligenza non solo non è servita a niente, ma è stata CONTROPRODUCENTE!...
Quindi secondo Mancuso se la nostra specie non sopravviverà più di 5 milioni di anni, la sua intelligenza non avrà dato nessun contributo alla sopravvivenza della specie!
Penso che davvero pochi oggi ci scommetterebbero un EURO, visto che se la temperatura continuerà a crescere ancora di pochi gradi, questa nostra società rischia di scomparire fra pochi decenni, altro che milioni di anni...
Infine secondo Mancuso il riscaldamento globale è stato causato oltre che dalle emissioni di anidride carbonica delle attività umane, anche dal taglio di 2.000 miliardi di alberi negli ultimi 2 secoli, perciò solo la piantagione di almeno MILLE MILIARDI DI ALBERI potrebbe salvarci eliminando tutta l'anidride carbonica che produciamo con le nostre industrie... Quindi non basterà inquinare di meno, utilizzare auto elettriche ecc., sarà indispensabile eliminare la CO2 utilizzando miliardi di alberi.
IN DEFINITIVA NON SOLO LE PIANTE SONO PIÚ NUMEROSE DI NOI ANIMALI, MA FORSE SONO ANCHE PIÚ INTELLIGENTI E SICURAMENTE SOPRAVVIVERANNO ALLA ESTINZIONE DELL'UOMO...
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Non tutti gli scenziati sono d'accordo con il prof. Mancuso sulla possibilità di piantare un numero così spropositato di alberi, per molti la vera soluzione al problema potrebbe essere la FOTOSINTESI ARTIFICIALE.
La FOTOSINTESI è quel processo attraverso il quale gli organismi vegetali, utilizzando la clorofilla, producono glucosio e ossigeno, partendo da anidride carbonica e acqua e utilizzando la luce del sole. Le piante (durante il processo di fotosintesi clorofilliana) assorbono 6 molecole di anidride carbonica e 6 molecole di acqua e trasformandole producono a loro volta 1 molecola di glucosio e 6 molecole di ossigeno. La formula stechiometrica della reazione è: 6CO2 + 6H2O + energia solare --> C6H12O6 + 6O2.
Gli studi sulla sua fattibilità vanno avanti da anni, ma finalmente un team della University of Central Florida (UCF) è riuscito a riprodurre un processo di FOTOSINTESI ARTIFICIALE ottenendo un duplice risultato, quello di trasformare i gas serra in aria pulita e ossigenata e di produrre anche energia rinnovabile (biocombustibili) usando materiali poco costosi come titanio e molecole organiche al posto del platino.
Se il processo di fotosintesi artificiale si rivelerà davvero efficiente e poco costoso, sarebbe una delle più GRANDI INVENZIONI dell'uomo, perchè si riuscirebbe a concretizzare uno smaltimento sempre maggiore della CO2 contenuta nell'aria, tutti gli impianti che generano CO2 saranno obbligati a usarlo con il risultato di ridurre l'inquinamento e fabbricare ossigeno e biocombustibili.
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